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CTH 716.1

Citatio: F. Fuscagni (ed.), hethiter.net/: CTH 716.1 (TX 02.03.2011, TRit 14.02.2011)



§ 3
15
--
15
A1
15
B1
Ro I 7' [
16
--
[]x ḪAL [ . . . ]
16
A1
Ro I 16 [ ca. 13-15 segni 7
16
B1
Ro I 7']x ḪAL Ro I 8' [
17
--
17
A1
17
B1
17a
--
[]
17a
A1
Ro I 18 [
17a
B1
Ro I 10' []10 ␣␣[] ¬¬¬
18
--
18
A1
18
B1
Ro I 11' [] DIŠTAR URUNi-nu-wa [ _ _ _ _ _ -w]a-an-zi Ro I 12' [ _ _ _ _
19
--
19
A1
Ro I 19 na-at-ká[n] Ro I 20 []13
19
B1
Ro I 12' _ -a]t-kán [ _ _ ]x-ši/-LIM []-zi
20
--
20
A1
Ro I 20 nu ḪAL GIŠBANŠUR kat-ta [(...)] Ro I 21 [ ...
20
B1
Ro I 13' [
21
--
21
A1
21
B1
Ro I 13'] x x x [ _ _ _ k]u?-it Ro I 14' [
22
--
[] ēpzi
22
A1
Ro I 22 [ ca. 8-9 segni ]e-ep-zi
22
B1
Ro I 14' x x x x x15 [ ca. 2-3 segni e-e]p-zi
23
--
23
A1
23
B1
Ro I 15' [-a]š [ _ ] SÌR-RU ␣␣␣¬¬¬
§3
15 -- [ … ] coprono con un panno2
16 -- ed [a]l(?) sacerdote ḪAL [ … ]
17 -- [ … ] tutti insieme i cantori suonano [il galgalturi3 e le lire] (e) cantano.
18 -- [Poi(sc. i cantori)]4 escono fuori [per evo]care [IŠTAR di Ninive] sui sette sentieri;
19 -- ed essi (sc. i cantori) [ … ].
20 -- Il sacerdote ḪAL il tavolo giù/accanto al tavolo [ … ]
21 -- [ … ] la stoffa rossa che è collo[cata] sopra la galletta
22 -- [ … ] prende.
23 -- Quindi i cantori intonano [il canto?] dell'evocazione sui sentieri5
Soggetto di questo verbo alla 3a pers. plur. potrebbero essere i LÚ.MEŠNAR. Cfr. anche KBo 5.1 Ro I 62 (CTH 471), in un contesto purtroppo anche qui lacunoso. Un altro contesto in parte analogo potrebbe essere quello presente in KBo 17.94 Vo III 16'-21' (ChS I/5 Nr. 77), tenuto conto che in Vo III 21' il verbo kariya- “coprire” è attestato insieme a una stoffa (TÚGGÚ.È.A) analogamente a quanto avviene poco dopo in A1. Ro I 15.
Da un confronto con le altre righe del testo, risulta che la lacuna all'inizio di Ro I 16 contenga circa 13-15 segni; è dunque probabile che vi sia da prendere in considerare la presenza di un altro periodo all'inizio di questa riga, altrimenti il periodo contenuto alla r. 17 del testo master, risulterebbe eccessivamente lungo. È altresi probabile che il soggetto di r. 16 sia diverso rispetto a quello di r. 17 (si potrebbe, perciò, pensare al ḪAL) dal momento che in caso contrario non ci sarebbe stato bisogno di ripetere il soggetto per esteso (cioè LÚ.MEŠNAR), ma sarebbe stato sufficiente l'uso di un pronome, sia esso enclitico (-at?) o indipendente (apē?).
Cfr. Wegner 1981, 155 n. 479 che integra GIŠ DINANNA, anche se tre soli segni non sembrano sufficienti a riempire l'intera lacuna, che dovrebbe essere pari a ca. 9-10 segni, tenuto conto anche del fatto che lo scriba di questa tavoletta adotta spesso una grafia “larga”, che lascia molto spazio fra le singole parole. Tuttavia, il verbo GUL-iš-kán-zi (= itt. walhiškanzi) è attestato molto raramente con lo strumento musicale GIŠ DINANNAḪI.A (solitamente retto dal verbo ḫa(z)zik-, per cui cfr. i due passi citati più oltre) e potrebbe, perciò, essere preferibile un'integrazione GIŠBALAG.DI.
␣␣␣␣Per alcuni passi cfr. più oltre KUB 15.35+ Vo IV 29-30: LÚ.MEŠNAR GIŠDINANNA gal-gal-tu-ri ḫa-zi-kán-zi SÌR-RU-ma e KUB 12.5 Ro I 9-10, dove abbiamo (9) . . . LÚ.MEŠNAR GIŠDINANNAḪI.A ḫa-az-zi-[kán-zi] (10) iš-ḫa-mi-eš-k[án-zi-ya].
L'interpretazione di Badali 1991, 208, che in analogia con KUB 12.5 Ro I 9 (CTH 713), integrava in lacuna anche l'enclitica -ya (iš-ḫa-mi-eš-k[án-zi-ya]), sembra da correggere alla luce di B. Ro. I 9, a meno che non si voglia supporre che A. presenti una variante.
La spazio che intercorre prima della linea di paragrafo, è certamente sufficiente per presuppore la presenza di una riga di testo. Tuttavia, nonostante la superficie molto rovinata dia luogo a qualche incertezza, è interessante notare che la riga non sembra presentare tracce di scrittura, secondo un uso scribale che si verifica anche altrove all'interno di questo frammento.
Il confronto con Ro I 11' di B., riga con cui inizia un nuovo paragrafo, suggerisce che all'inizio del periodo manchino non più di due segni. L'integrazione nam-ma si basa sul confronto con KBo 24.69 (CTH 716.2.A), per cui cfr. più oltre n. 16.
Per l'integrazione cfr. anche HW2 A, 236b, dove tuttavia il nome della divinità non è specificato, ma ci si limita ad un generico “die Götter” come oggetto della proposizione. Il soggetto che si trova nella lacuna all'inizio di Ro I 18, saranno certamente i LÚ.MEŠNAR che compaiono sempre come soggetto, anche al periodo precedente.
⑄Si noti, inoltre, la particolare costruzione del verbo ḫuttiya- con il dativo-locativo, forse su influenza della costruzione perifrastica con il verbo pāi-, invece che con l'ablativo come normalmente avviene. La stessa costruzione si ritrova anche nel testo parallelo KBo 24.69 Vo 2'-3' (CTH 716.2.A). Il passo, pressochè duplicato a quello contenuto in 1.A. Ro I 18-19, recita nel modo seguente: (2') [ . . . ] nam-ma a-ra-aḫ-za A-N[A] 9? KASKALME[Š . . .] (3') [ . . . ]⌈DIŠTAR URUNe-nu-wa ḫu-it-ti-ya-u-w[a-an-zi pa-a-an-zi].
Si potrebbe supporre che il parallelismo con KBo 24.69 prosegua e integrare, quindi, una forma del verbo penna- “to drive (there)”.
Per un contesto in parte analogo cfr. KUB 15.34+ (CTH 483) Ro I 30-31.
La superficie della tavoletta è rovinata, per cui la lettura risulta incerta.
Wegner 1981, 156 n. 482 integra soltanto: SUD-u[-wa-aš]. Anche se il senso è chiaro, il passo resta comunque difficile da interpretare con esattezza. In B. Ro I 15' subito dopo la lacuna si vede chiaramente un cuneo orizzontale e la testa di un verticale, che fanno propendere per un'interpetazione -w]a-aš. Incerta è invece la presenza del sostantivo SÌR, che dovrebbe trovarsi subito dopo il cuneo orizzontale -aš, in un punto in cui la superficie della tavoletta si presenta completamente abrasa.
2
Oggetto del verbo kariya- potrebbe essere il “tavolo di vimini” citato in B. Ro I 4'. Diversamente Collins 1997, 164 che traduce “[ … ] they cover [her?] with a clot”, ipotizzando evidentemente che l'oggetto sia rappresentato dalla statua della dea.
3
Sullo strumento galgalturi cfr. Schuol 2004, 124 sgg.
4
Cfr. nota 17 alla traslitterazione.
5
Con il determinante apporto di B. che conserva il verbo SÌR-RU, sono da modificare le traduzioni in Wegner 1981, 156 con n. 482: “Und die Sänger (vollziehen den Ritus) des Herbeziehens auf den Wegen” e in Collins, loc. cit “...and the singers pull [ … ] of the path (or: for the paths?)”.

Editio ultima: Textus 02.03.2011; Traductionis 14.02.2011